Oggi, tutto viene veicolato tramite le immagini, dagli oggetti di consumo allo status sociale, alle appartenenze religiose. Un cambiamento che sta determinando il passaggio da una “società della parola” a una “società delle immagini”, come viene definita da sociologi e antropologi.
Uno slogan della società moderna potrebbe essere “se non lo fotografo non esiste”. Attraverso la fotografia le persone, spinte da un’ esigenza di condivisione, si raccontano e mostrano agli altri il proprio vissuto. Tutto questo porta a credere molto di più alla realtà vissuta attraverso la tecnica fotografica che a quella autentica.
Grazie al suo potere di richiamare emozioni e suggestionare, il linguaggio fotografico è considerato il medium per eccellenza e per questo motivo viene utilizzata in vari campi sociali, soprattutto nella comunicazione per veicolare messaggi o prodotti. Il contesto attuale attribuisce, infatti, alla comunicazione visiva una funzione importante e in particolare alla fotografia, non solo potere sociale, ma anche l’onere di generare informazione.
“…la fotografia è la più pura delle comunicazioni, perché non simula né il tempo né il movimento, mentre tutte le altre forme d’immagini (cinema, video, altro) sono solamente delle forme attenuate dell’immagine pura e della rottura col reale.” (Oliviero Toscani)
”Il linguaggio della fotografia continua a essere sempre più interessante e complesso, in quanto diventa il mezzo di comunicazione più universale al mondo” (Jim Casper). Questo concetto esprime come la fotografia si fonde sempre più al nostro modo di vivere. Oggi si parla di fotografia come linguaggio, ovvero, linguaggio fotografico volendo utilizzare l’etimologia della parola “scrivere con la luce”. Quello che in realtà cambia è il nostro atteggiamento: quando leggiamo, l’atteggiamento è quello di capire ciò che stiamo percependo; quando, invece, visualizziamo un’immagine, attiviamo funzione psichiche generalmente connesse alle nostre esperienze precedenti, diventando un bagaglio emozionale.
Dunque, la fotografia diventa linguaggio universale rappresentando un’evoluzione del nostro modo di esprimerci, di conseguenza la comunicazione visiva diventa centrale. Una comunicazione che usa, integrandoli, due linguaggi quello delle immagini e quello testuale.
L’obiettivo finale del linguaggio fotografico è ottenere immagini significative tenendo a mente il proprio pubblico. Si utilizza la fotografia per trasmettere un messaggio semplice o complesso, per raccontare una storia, per ispirare qualcuno, o anche per documentare un evento.
Nello scenario attuale, attraverso l’utilizzo del web e soprattutto dei social media, il consumatore viene sopraffatto da un eccesso di immagini e di informazioni. Per tale motivo un’immagine per essere efficace deve saper catturare l’attenzione del consumatore. Un contesto che richiede, quindi, una percezione del messaggio immediata trasmettendo prima di tutto sensazioni, concetti, stili di vita. La promozione, infatti, non si basa più sulle caratteristiche del prodotto ma sulla percezione visiva che il prodotto stesso trasmette (brand image).
Da ciò si comprende come la differenza di un’efficace strategia di marketing oggi è legata non solo al “saper raccontare” il brand ma soprattutto alla capacità di trasmettere una percezione visiva fortemente attraente. Ciò è anche legato al fatto che il tempo a disposizione per ciascuna informazione si è drasticamente ridotto. La disponibilità di tempo del consumatore è limitata e solo ciò che cattura sensazioni, comunicate attraverso le immagini, viene preso in considerazione.
Oggi accade spesso che la bravura di un fotografo sta nella capacità di relazionarsi con il marketing e produrre fotografie pensate e studiate ad hoc per il pubblico, solo così le immagini possono trasformarsi in future azione dei consumatori.
E’ importante infatti che le azienda scelgano dei professionisti in grado di realizzare shooting fotografici utilizzando il linguaggio fotografico dallo stile adatto ad un determinato prodotto o servizio. Lo stile di uno shooting fotografico, viene conferito da:
Per tale motivo considerare la fotografia e come elemento marginale nelle strategie aziendali oggi diventa un significativo errore di valutazione.