L’analisi della concorrenza è uno strumento fondamentale per studiare i competitor e creare una strategia aziendale efficace.
In linea generale, nell’analisi della concorrenza si prendono in considerazione tre parametri: il segmento di mercato in cui si opera, i principali competitor diretti e indiretti (soggetti che riescono a soddisfare le esigenze del cliente con prodotti differenti), le strategie dei competitor, individuando i loro punti di forza e di debolezza.
I principali vantaggi che si ottengono da questa tipologia di analisi sono: una maggiore conoscenza del settore e del target, l’individuazione di best practices e la valutazione di quali possono essere i potenziali errori a livello strategico.
Conoscere i propri competitor ha quindi lo scopo di individuare il giusto posizionamento sul mercato e/o orientare meglio le strategie di marketing e di comunicazione.
L’analisi parte dalla raccolta dei principali dati dei competitor: azienda, tipologia di prodotti e servizi, target della clientela, punti di forza e di debolezza, strumenti di comunicazione, traffico stimato sul sito web, presenza sulla ricerca organica, backlink activity, link interni al sito.
La ricerca dati è sicuramente un’attività complessa ma esistono diversi modi per reperire velocemente informazioni utili su un’impresa. Strumenti molto utilizzati sono i motori di ricerca che permettono di trovare tutte le informazioni presenti sul web o la consultazione di banche dati messe a disposizione da specifici operatori come Cerved, in grado di fornire informazioni di carattere economico-finanziario (compresi i bilanci aziendali depositati).
La ricerca sul web viene supportata da specifici toolz come Google Alert, Mention, Trackmaven, Likealyzer, ADespresso, SeoZoom o Semrush. Da ciò si ricava la social listening, dalla quale è possibile estrapolare sia dati quantitativi, sia valutazioni personali. Anche la navigazione sui siti dei competitor permette di trovare dati utili, soprattutto studiando i loro canali di comunicazione social, il tipo di user experience offerto ai clienti, il servizio di customer care e il copywriting.
Ad esempio, facendo lo studio della strategia di marketing di un competitor navigando sul suo sito web si dovrà porre particolare attenzione alla strategia SEO per comprendere come il competitor cerca di posizionarsi sui motori di ricerca. Quindi, lo studio si concentrerà sulle parole chiave e sulla densità nei contenuti.
Infatti, un altro aspetto importante da prendere in considerazione è la frequenza con la quale i competitor pubblicano contenuti, oltre alla qualità dei contenuti stessi e la personalizzazione delle immagini. Da ciò si potrà valutare quanto la strategia messa in atto dai competitor funzioni nei confronti degli utenti/clienti.
Terminata la fase di raccolta e analisi dei dati, è importante operare un confronto con i competitor per capire quali sono i gap che devono essere colmati. Questo passaggio può essere realizzato con la Swot Analysis che evidenzia in una matrice i punti di debolezza, i punti di forza, le minacce e le opportunità, toccando tutti gli elementi alla base di un piano d’impresa efficiente.
A questa analisi, generalmente si affianca il modello delle 5 forze di Porter che prende in considerazione cinque variabili:
La Swot Analysis, unita al modello delle 5 forze di Porter permette all’impresa di ottenere un quadro completo sulla posizione competitiva, definire i comportamenti, migliorare le strategie così da avere più possibilità di evitare il rischio di errore.
Al fine di un suo utilizzo ottimale, l’analisi della concorrenza deve essere svolta in maniera periodica, ottenendo così la misurabilità delle proprie prestazioni e di quelle dei competitor. In sintesi l’analisi della concorrenza è uno strumento attraverso il quale l’impresa identifica i concorrenti diretti e indiretti, i loro prodotti, le loro strategie di marketing. Prendendo in considerazione i punti di forza e di debolezza della concorrenza l’impresa potrà definire un’efficace strategia di business.