Cosa hanno in comune blockchain, le criptovalute, il metaverso e gli smart contract è di certo la struttura decentralizzata del Web 3.0.
Il WEB 3.0 rappresenta la nuova generazione di tecnologia Internet, che comprende l'uso di machine learning e intelligenza artificiale (AI). Il suo obiettivo è creare applicazioni web più aperte, connesse e intelligenti, basandosi su una comprensione dei dati automatizzata. Quindi, il Web 3.0 è in grado di fornire informazioni più personalizzate e rilevanti a una maggiore velocità.
La tecnologia internet nel corso degli ultimi decenni è profondamente cambiata, infatti, nell’arco di un ventennio si possono distinguere tre fasi evolutive:
WEB 1.0, prima fase del web, dove gli utenti erano esclusivamente spettatori non esistendo alcuna interazione; i siti erano vetrine statiche, l’unica forma di interazione che si associa al Web 1.0 sono i primi forum;
Web 2.0, considerato il web sociale, gli utenti, pur non avendo competenze di programmazione, diventano creatori dei propri contenuti; questa semplicità d’uso ha contribuito alla massiccia diffusione del WEB. La base fondamentale su cui si basa il WEB 2.0 è la centralizzazione di enormi quantità di dati, divisi in data-center, spesso, in mano alle Big Tech Companies;
WEB 3.0, la caratteristica principale del WEB 3.0 è la decentralizzazione, elemento che lo differenzia profondamente dal WEB 2.0. Allo stato attuale, infatti, gli utenti WEB 2.0 devono rivolgersi a fornitori di servizi di rete e telefonia che sorvegliamo le informazioni che passano nei loro sistemi; mentre gli utenti Web 3.0 potranno gestire direttamente i propri dati grazie all'introduzione delle tecnologie a registro distribuito.
Le principali differenze tra Web 3.0 e i suoi predecessori possono essere riassunte in sette punti:
Quindi, il web 3.0 consente un migliore utilizzo della rete attuale costituita dall’insieme dei dati e dei potenti computer collegati al Web, aggiungendo delle caratteristiche chiave, quali: verificabilità, assenza di intermediari (trustless), self-governing, permissionless, pagamenti nativi.
Il fondatore di Radar Networks, Nova Spivak definisce il web 3.0: “come World Wide Database, stiamo andando da un WEB composto di documenti collegati tra di loro a un WEB di dati interconnessi”. Infatti, il WEB 3.0 userà un’interpretazione della semantica in grado di rispondere a specifiche domande; inoltre, le applicazioni WEB 3.0 verrano eseguite su blockchain, network decentralizzati con svariati nodi (server) peer-to-peer, o, anche, attraverso una integrazione con il vecchio metodo WEB 2.0.
Un esempio di applicazione Web 3.0 e di applicazioni decentralizzate sono le criptovalute. Infatti le crypto valute garantiscono un incentivo economico (token) per chiunque voglia partecipare nel creare, governare, contribuire o migliorare determinati servizi. Generalmente vengono offerti una svariata scelta di servizi che fino ad ora, erano garantiti solo dai grandi cloud provider, come computing, storage, banda, identità, hosting etc. Nel Web3.0 il contesto cambia radicalmente: i soldi (currency) spesi per determinati servizi non vanno ad un singolo ente centralizzato, ma vengono distribuiti direttamente a tutti i validatori del network sotto forma di gas-fees. Inoltre, i Token introducono anche il layer dei pagamenti nativi.
In sintesi un sistema finanziario moderno senza frontiere e intermediari. Gli utenti per usufruire di un servizio finanziario all’interno del WEB 3.0 non devono passare da intricati sistemi d’ identificazione, infatti attraverso un wallet (portafoglio), che supporta il network con il quale vogliono interagire, possono inviare e ricevere pagamenti, senza bisogno dell’approvazione di una banca. Quindi, il web 3.0 garantisce un contesto decentralizzato dove i protagonisti principali sono gli investitori e non più le pochissime grandi aziende.
Un futuro legato al WEB 3.0 porterà un radicale cambiamento sociale a livello globale, infatti, riuscirà a espandere in maniera determinante la scala e lo scopo delle interazioni tra persone e tra macchine. Ogni persona, macchina o azienda potrà scambiare informazioni, valore e lavoro con chiunque senza bisogno d’ intermediazione. Infatti, l’elemento più importante introdotto dal Web 3.0 è proprio la minimizzazione della fiducia utilizzata per realizzare attività a livello globalee che sarà in grado di creare nuovi business model. Un contesto che oggi va oltre la nostra immaginazione.