Il bilancio aziendale è considerato uno strumento per misurare la performance di una impresa. Senza il bilancio non sarebbe possibile misurare alcuni parametri aziendali come, ad esempio, le vendite (fatturato), lo stato di indebitamento, la liquidità, i crediti, il capitale posseduto, l’andamento nel corso degli anni. Quindi, il bilancio d’esercizio consente di valutare lo stato di salute dell’azienda.
Un bilancio aziendale è un documento complesso e strutturato in diverse parti, rappresentativo della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico d’esercizio, che un’impresa deve redigere annualmente. Lo scopo principale del bilancio aziendale è fiscale, infatti attraverso il bilancio vengono determinate le imposte che l’azienda è chiamata a versare.
Tutte le aziende, anche le forme giuridiche semplificate, redigono il bilancio o dichiarazione di fine anno. Alla fine dell’anno tutti, infatti, devono ugualmente determinare un risultato finale in sede di dichiarazione dei redditi su cui calcolare le tasse.
Ma al di là dell’aspetto fiscale, il documento assolve anche altre importanti funzioni. Consente ad esempio di analizzare l’attività aziendale e di confrontare la performance con quelle di aziende concorrenti. Il bilancio d’esercizio, inoltre, è utile per comprendere quale sia la considerazione che gli stakeholders (banche, investitori, fornitori etc.) hanno dell’azienda, poiché spesso le strategie di questi ultimi possono essere influenzate dai riscontri presenti nel bilancio.
Inoltre, non va sottovalutato il peso che il bilancio può avere nell’orientare le strategie aziendali: le informazioni contenute nel bilancio, infatti, rappresentano un riscontro oggettivo alla base delle decisioni imprenditoriali.
Quindi, il bilancio aziendale è un documento indispensabile sia per l’imprenditore, sia per coloro che abbiano interesse a conoscere le performance dell’azienda (es. investitori, nuovi soci).
Ecco i principali stakeholders interessati alla lettura del bilancio aziendale:
Tutte le aziende sopra un certo fatturato sono tenute per legge a predisporre annualmente il bilancio aziendale, ma non tutte sono obbligate a renderlo pubblico, depositandolo in Camera di Commercio (CCIAA).
Questa differenza dipende dalla forma giuridica della società.
Così, le società di capitali (S.r.l., S.p.a., S.a.p.a.) sono obbligate a redigere il bilancio seguendo i canoni prescritti dal codice civile e lo devono depositare in CCIAA, per poterne permettere la visione a terze parti. Mentre le società di persone (ditte individuali, S.n.c., S.a.s.) non sono tenute a depositare il bilancio in CCIAA, dunque, il loro bilancio non è pubblico.
L’obbligo alla predisposizione del bilancio d’esercizio è disciplinato dall’art. 2423 del codice civile (modificato dal D.Lgs. 139 del 18 agosto 2015), che stabilisce: “Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio ”.
Nel rispetto della normativa il bilancio aziendale deve contenere 4 documenti informativi:
Infine i prospetti di conto economico e stato patrimoniale riportano differenti livelli di dettaglio, in funzione della dimensione dell’impresa:
Generalmente la redazione del bilancio aziendale, essendo un’attività complessa, viene realizzata da un professionista con specifiche competenze (commercialista), spesso esterno all’azienda. Per tale motivo è opportuno che l’imprenditore diventi un minimo competente in materia, al fine di riuscire a leggere i documenti e dialogare con i responsabili di amministrazione, finanza e controllo e potere prendere decisioni consapevoli.