
Negli ultimi decenni, la comunicazione e la maniera di approcciarci al lavoro hanno subito un’importante evoluzione grazie a tecnologie sempre più sofisticate. In particolare il lavoro da remoto (smart working o lavoro agile) ha rappresentato una vera e propria rivoluzione culturale. Infatti, lo smart-working è stato in grado di coinvolgere tutto il sistema, dalla Pubblica Amministrazione, alle imprese di qualsiasi dimensione, ai professionisti di ogni settore, introducendo un nuovo concetto di lavoro. Un innovativo sistema lavorativo sempre più orientato sui risultati, su obiettivi prefissati, su performance legate al livello tecnologico, su un corretto equilibrio fra lavoro e vita privata (work-life balance); su possibili forme di flessibilità.
Cambia, dunque, il processo lavorativo introducendo un nuovo concetto di spazio e orario di lavoro, che si contrappone al modello tradizionale basato sulla schematizzazione in termini di ambienti (gli uffici) e di abitudini (la presenza alla scrivania). Un cambiamento, secondo alcuni, irreversibile, connaturato all’evoluzione digitale della società.
In questo contesto gli spazi lavorativi vengono ripensati e riorganizzati per essere flessibili, virtuali e stimolanti. I coworking, ad esempio, vengono spesso organizzati in open space, al fine di favorire la collaborazione e la condivisione tra i lavoratori di uno stesso spazio. Anche, i coliving nascono per facilitare lavoratori che hanno la necessita di spostarsi da una città all’altra e lavorare da remoto, garantendo le comodità di una casa e la tecnologia di uno spazio di lavoro attrezzato come un ufficio.
Quindi, mutamenti che portando al centro dell’organizzazione la risorsa umana e che creano un nuovo rapporto tra lavoratori e struttura di appartenenza basato, prevalentemente, sulla fiducia. Questo nuovo assetto organizzativo favorisce anche l’azienda che attraverso lo smart working riesce a razionalizzare l’uso delle risorse migliorando la produttività e la competitività dei servizi offerti. Gli effetti sul mercato dello smart working riguardano, invece, l’incremento della sharing economy.
Sulla base di queste tendenze aumenta in Italia il fenomeno del digital nomad, espandendosi dal settore digitale ad altri settori economici e su diverse categorie di lavoratori, dai freelance ai dipendenti di aziende.
Un sistema lavorativo caratterizzato da continui cambiamenti, come la diffusione massiccia della tecnologia, la flessibilità degli orari, la mobilità lavorativa, porta, come naturale conseguenza, la nascita di nuovi fabbisogni.
Il progetto BeetCommunity nasce proprio per rispondere alle nuove esigenze lavorative. Infatti, BeetCommunity è un coliving, una residenza condivisa attrezzata per coniugare tempi di lavoro e di vita.
Quindi, BeetCommunity offre, spazi e servizi a quei professionisti che per lavoro hanno la necessità di trovare un ufficio attrezzato e soggiornare in una casa confortevole. BeetCommunity si trova nella città di Palermo che secondo il National Geographic è tra i cinque migliori luoghi al mondo dove lavorare da remoto.
Spazi di lavoro adeguatamente attrezzati per svolgere in maniera efficiente la propria attività lavorativa e, nello stesso ambiente, spazi dove pernottare e rilassarsi, con tutte le comodità di una casa privata. Un ufficio aperto h 24, 7 giorni su 7, ma anche una “casa” dove dormire, cucinare, rilassarsi. Spazi progettati per unire lavoro e vita privata, rendendo il tempo dedicato al lavoro, da un lato più produttivo, dall’altro più gradevole.
Ma il progetto BeetCommunity oltre alla possibilità di lavorare in maniera efficiente all’interno di un’atmosfera familiare, offre qualcosa di più, mette il lavoratore nelle condizioni di incontrare altri professionisti favorendo la collaborazione, la condivisione, la nascita di partnership. Questo rende il coliving un vero marketplace di professionisti dove si possono mettere a sistema esperienze e competenze per costruire nuovi progetti e percorsi di business.
Dunque, BeetCommunity è, anche, un network che fonda le proprie attività sul concetto di co-creazione, offrendo ai professionisti che abitano la community la possibilità di adottare un nuovo modello di lavoro basato sulla condivisione. Fare parte della BeetComunnity vuol dire: entrare in contatto diretto con esperti di settore; confrontarsi con altri professionisti/imprenditori; essere informato in tempo reale sui principali trend tecnologici o su nuove opportunità di finanziamento. In questo modo si entra a far parte di un ecosistema professionale e creativo usufruendo di tutte le facilities del network.
BeetCommunity è anche sviluppo e valorizzazione del territorio, in quanto mette a sistema anche esperienze turistico-culturale del territorio siciliano. Professionisti del turismo come Guide turistiche, chef, ecc, sono in grado di costruire percorsi personalizzati per i lavoratori della community, valorizzando le risorse di un vasto e ricco territorio regionale.
Il viaggatore/lavoratore che entra nella BeetCommunity avrà , quindi, l’opportunità di: abitare in stanze confortevoli; lavorare nel co-working entrando in contatto con altri professionisti; scambiare idee e progetti; scoprire eventi, corsi, escursioni e tanto altro per conoscere il territorio e le persone che lo vivono.
Quindi BeetCommunity è uno spazio fisico e virtuale che abbraccia al suo interno la condivisione di ambienti di lavoro (co-working) e di abitazioni (co-living). Basato sulla condivisione e la collaborazione si configura come un attivatore del cambiamento partecipato, un aggregatore di esperienze professionali e imprenditoriali.
Il target al quale si rivolge la BeetCommunity è l’ecosistema di chi lavora con le tecnologie digitali, formato da figure professionali diversificate: imprenditori di vario genere, esperti della comunicazione, web designer, programmatori informatici e altre ancora. Professionalità che, a vari livelli, approfittano della pervasività delle tecnologie per coniugare mobilità e attività professionale.
Il progetto BeetCommunity si può definire un nuovo concept del tempo, Stay-Work-Share, una residenza condivisa attrezzata per coniugare tempi di lavoro e di vita. Un centro di aggregazione per operatori diversificati culturali, creativi, imprenditori.