Oggi le imprese in un’ottica di ripresa e di ricerca di nuove opportunità di business, devono necessariamente innovare la propria strategia aziendale adottando un modello di export digitale che prende in considerazione due principali fattori; l’innovazione, attivando processi di digital transformation, e l’internazionalizzazione orientando le vendite, anche, verso il mercato estero.
L’export in Italia vale circa il 30% del PIL, e allo stato attuale viene considerato uno degli elementi in grado di trainare la ripresa della nostra economia. Ma, nonostante le potenzialità della nostra produzione e della nostra capacità di trasformazione, su più di 3 milioni di aziende quelle che vendono all'estero sono circa 200 mila. Mentre, sul fronte tecnologico i dati dell’Osservatorio Export Digitale della School of Management del Politecnico di Milano rilevano che solo il 40% delle aziende italiane sfrutta le potenzialità dell’e-commerce per vendere all’estero.
Quindi, per stare al passo con i tempi, le imprese devono orientare la propria strategia sull’export digitale, rivolgersi a nuovi segmenti di mercato, tramite la tecnologia adottare nuovi canali e nuove tipologie di relazioni.
La costruzione del modello di export digitale si basa su tre fattori principali: prodotto, mercato e strumenti digitali. Quindi, i passaggi da compiere nella definizione di una nuova strategia aziendale sono:
Inoltre, la strategia di export digitale deve tenere in considerazione il consumatore che oggi ha cambiato il suo comportamento. I nuovi consumatori sono pronti ad acquistare online e disponibili ad acquistare anche da altri Paesi. Per tale motivo le aspettative del consumatore sono più alte, sia nei tempi di consegna, sia nella reperibilità del prodotto e del brand, e gli strumenti digitali adottati devono essere in grado di offrire strategie mirate.
L’ export digitale viene considerato dal nostro governo la leva della ripartenza nella fase post-emergenza sanitaria, lo conferma il recente «Piano per l’export» da 1,4 miliardi. Il documento definisce le linee strategiche per il rilancio del commercio internazionale puntando sul made in Italy e individuando sei aree prioritarie d’intervento: re-branding nazionale, formazione e informazione, e-commerce, sistema fieristico, promozione integrata e finanza agevolata. Il Piano mette in atto diversi strumenti di sostegno all’internazionalizzazione, favorendo in particolare l'export digitale.
L’obiettivo del Piano è quello di veicolare l’immagine di un’Italia tecnologica e innovativa dove, ai punti di forza tradizionali (moda, design, agri-food, cultura) si affianchino i settori ad alto contenuto tecnologico in cui il nostro Paese eccelle (aerospazio, meccanica avanzata, blue green e circular economy).
Il Piano pone una particolare attenzione nel promuovere strumenti in grado di colmare il deficit di cultura digitale delle nostre imprese, puntando sulla formazione e sull’accompagnamento ai processi digitalizzazione aziendale. A supporto del processo di digitalizzazione vengono messi a disposizione dell’azienda numerosi strumenti di finanza agevolata.
Beetroot srl accompagna l’impresa nel processo d’ internazionalizzazione definendo sia il percorso di digitalizzazione, sia la scelta dei Paesi su cui puntare per la vendita del prodotto/servizio. Inoltre, supporta gli investimenti che l’impresa dovrà realizzare per mettere in atto la propria strategia di export digitale, attraverso la selezione di interventi idonei di finanza agevolata.